domenica 8 dicembre 2013

I bambini non si picchiano

Facciamo un passo indietro (anche due o tre) verso la nostra infanzia...
Ricordate cosa volesse dire per voi un forte rimprovero di un genitore? Ricordate l'angoscia del tornare a casa con un brutto voto e doverlo comunicare a mamma e papà? Ricordate il desiderio di sparire nel nulla? IO SI.
Guardando ognuna di quelle circostanze con gli occhi di oggi, ci apparirebbero tutte futili e facilmente risolvibili... ma quando i vostri occhi erano piccini piccini, erano vere e proprie tragedie.

L'educazione è un dovere di un genitore. Ma il metodo fa la differenza.
Rispettiamo le nostre creature, sono piccoli uomini. Educhiamoli, ma non con un metodo duro, impositivo, coercitivo... ma in un modo che tenga conto del rispetto dei bisogni e degli interessi del bambino, lasciando che, divertendosi, si impegni spontaneamente, facendo di ogni cosa una nuova scoperta su cui concentrarsi ed esercitarsi.



http://www.mammafelice.it/2013/07/15/quando-gli-adulti-non-ricordano-cosa-significhi-essere-bambini/

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